Valter, mio padre
Affetti
La dimensione del vuoto si fa strada piano
piano, via via che la vita ci propone le sue sfide e i suoi ostacoli. È
piuttosto qualcosa che si realizza a poco a poco, come una rabbia sorda
che cresce nell'inconscio, la netta sensazione di essere menomati,
mancanti di una parte, come se fosse una parte vitale del proprio corpo.
Non ci si abitua mai. Questo tipo di ferite non guariscono col tempo.
Non parlavi spesso della guerra, dei nazisti
e dei fascisti, di quando sei scappato in montagna per fare il
partigiano, ma io so che se la mia è stata una generazione fortunata che
non ha conosciuto gli orrori della guerra, lo dobbiamo ai nostri padri
che hanno dato la vita o hanno rischiato di farlo affinchè i loro figli
potessero crescere liberi.
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